TITOLO: Il mare immobile
AUTRICE: Valentina Ferri
GENERE: Romanzo
Lia o meglio Liù per parenti e amici è una bambina che si sente continuamente di non appartenere al mondo in cui vive.
Costretta a vivere in una situazione che non le giova, una madre e un padre assenti, che spesso la lasciano sola. Questo porta Lia ad essere gelosa delle attenzioni che la madre rivolge alle altre bambine, tanto da diventare dispettosa.
Ma la situazione peggiora quando un uomo adulto entrerà a far parte della sua vita cancellando la sua innocenza, creando in lei dei veri è propri traumi.
Ammetto che è una storia in cui ho riscontrato difficoltà ad entrare nelle dinamiche, per il tema che purtroppo è particolarmente pesante e di cui sentiamo parlare spesso. Trppo dolore gira intorno a questa bambina e personalmente ho sofferto in determinate parti.
Alcuni personaggi sono ben descritti mentre altri soltanto accennati. Ognuno di loro ha un legame con la protagonista, ho apprezzato il personaggio di Giulianina maltrattata ingiustamente, e Luisa che è un vero maschiaccio un pò come me. Quelli che al contrario non ho apprezzato sono stati Sofia ovvero la madre di Lia e ovviamente Gianni.
Gli ambienti sono ben descritti specie la villa in cui la nostra protagonista abita e di cui si lamenta sempre.
La narrazione è in prima persona condotta da Lia ed è composta da flashback, la storia quindi non è collegata tra una scena e l'altra ma è una cosa che ho apprezzato. Devo dire che mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice.
Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca mi ha dato l'impressione di una resa alla vita che spesso ti maltratta.
Consigliato se cercate una lettura riflessiva.
AUTRICE: Valentina Ferri
GENERE: Romanzo
Lia o meglio Liù per parenti e amici è una bambina che si sente continuamente di non appartenere al mondo in cui vive.
Costretta a vivere in una situazione che non le giova, una madre e un padre assenti, che spesso la lasciano sola. Questo porta Lia ad essere gelosa delle attenzioni che la madre rivolge alle altre bambine, tanto da diventare dispettosa.
Ma la situazione peggiora quando un uomo adulto entrerà a far parte della sua vita cancellando la sua innocenza, creando in lei dei veri è propri traumi.
Ammetto che è una storia in cui ho riscontrato difficoltà ad entrare nelle dinamiche, per il tema che purtroppo è particolarmente pesante e di cui sentiamo parlare spesso. Trppo dolore gira intorno a questa bambina e personalmente ho sofferto in determinate parti.
Alcuni personaggi sono ben descritti mentre altri soltanto accennati. Ognuno di loro ha un legame con la protagonista, ho apprezzato il personaggio di Giulianina maltrattata ingiustamente, e Luisa che è un vero maschiaccio un pò come me. Quelli che al contrario non ho apprezzato sono stati Sofia ovvero la madre di Lia e ovviamente Gianni.
Gli ambienti sono ben descritti specie la villa in cui la nostra protagonista abita e di cui si lamenta sempre.
La narrazione è in prima persona condotta da Lia ed è composta da flashback, la storia quindi non è collegata tra una scena e l'altra ma è una cosa che ho apprezzato. Devo dire che mi è piaciuto molto lo stile di scrittura dell'autrice.
Il finale mi ha lasciato l'amaro in bocca mi ha dato l'impressione di una resa alla vita che spesso ti maltratta.
Consigliato se cercate una lettura riflessiva.
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