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Segnalazione Su Chiara Parella

 Buongiorno cari readers!

Inizia oggi il giro di segnalazioni! Cominciamo a conoscere i primi i tre autori, e le loro bellissime opere!


Il primo post è dedicato a Chiara Parella, che trovate su instagram con il nome di: redanblueblog.


Chiara Parella nasce a Torino il 4 dicembre 1987. Laureata in Scienze e Tecnologie Agroalimentari e del Master afferente. Comincia ad occuparsi di marketing e web, lavorando in aziende farmaceutiche, tra Milano e Torino. Oggi ricopre il ruolo di Product Manager della linea veterinaria, in Candioli Pharma, occupandosi della promozione dei prodotti presso il target veterinario e presso i consumatori attraverso il web, i social network e la stampa. È una delle collaboratrici editoriali di QuiPiemonte.it e PiemonteTopNews, occupandosi di promuovere il turismo di prossimità della regione Piemonte. Nel 2019 ha aperto il blog Red&Blue insieme a Giulia Cerrato, illustratrice, in cui recensisce libri, racconta aneddoti e scrive poesie, tutto rigorosamente illustrato.



Titolo: La figlia sfuggente

Autore: Chiara Parella

Casa editrice: Letteratura Alternativa Edizioni

Anno di pubbl.: 2020

Pagine: 174

Formato: 15x21 cm

Prezzo: € 14,90

Trovate anche un giveaway sul sul libro, basta seguire le regole sul post che trovate sulla sua pagina instagram.

Partiamo con la cover e la trama!



La trama del libro:

Il rapporto genitori-figli è uno dei più complicati e avventurosi… Lo sanno bene Claudio e Francesca, rispettivamente padre e figlia, ingabbiati dal destino in quel legame biologico e obbligato, a cui non possono sfuggire, ma solo arrendersi e sopportare. Fin dal principio, il loro rapporto è complesso, a tratti confuso e certamente ingarbugliato. Gli unici mezzi di comunicazione, che riescono a tenere in vita la loro relazione, costellata di assenze e silenzi, sono le tante cartoline che Claudio spedisce a Francesca durante i suoi viaggi di lavoro e non. Palliative, ma, allo stesso tempo, fautrici di una distanza che diventa sempre più incolmabile con il passare degli anni; le cartoline significano per Francesca l’unica testimonianza a cui aggrapparsi per combattere contro le sue paure nei confronti del passato e del futuro. Attraverso il passare del tempo, che trascorre tra l’infanzia e la giovinezza, la protagonista racconta la sua vita, scandita dal ritmo della lettura di quelle cartoline paterne. 





Uno dei passi più significativi:


Mi sembrava di essere all’interno di uno di quei matrimoni stipulati per interesse: solo che non eravamo marito e moglie, ma padre e figlia. Come se tutto questo fosse stato organizzato da qualcuno per un motivo, ma né io, né lui ci eravamo mai scelti davvero. Dovevamo stare insieme, per forza. Eravamo obbligati in questo rapporto che non ci vedeva né partecipi, né pro-pensi. Le metà della stessa mela non eravamo noi. Qualcuno, magari da lassù, aveva sbagliato ad assemblarci.

Che anche Dio non fosse perfetto?

Eravamo come uno scherzo della natura, le persone meno assortite del pianeta, ma ormai eravamo padre e figlia. I ruoli erano stati assegnati. Anche se riluttanti alla cosa, non avevamo scelta, dovevamo andare avanti: the-show-must-go-on, anche se non mi sopportava, anche se non ero ciò che voleva, anche se non lo soddisfaceva avermi accanto.

Era questo che avrei voluto dirgli.


(Pag. 96)

Ma se volete conoscere un po' di più di questa autrice vi allego qualche curiosità su di lei!

Perché ho scritto “La figlia sfuggente”?

Questo libro nasce da una mia urgenza, estremamente personale, ma anche da una grande spinta, proveniente dalle tante esperienze di vita simili alla mia, che mi hanno dato la motivazione di assegnare una voce a questo tipo di racconto familiare. Tutto questo mi ha permesso di raccogliere le mie forze e trovare quella fiducia, che da tempo cercavo, per fare questo grande passo e mettere a nudo quello che avevo da dire. 

Da sempre prediligo tra le mie letture, storie di vita familiare, o vere e proprie saghe. Mi piacce tutto quello che accade tra i vari componenti di una famiglia, sono affascinata dai meccanismi, che si instaurano via via in ogni situazione. Uno dei miei rapporti preferiti è proprio quello tra genitori e figli. Forse perché avendo avuto dei problemi riguardanti questo tipo di relazione, è ciò che mi sento più sicura di raccontare e sviscerare. Mi andava perciò di dire la mia riguardo quello che può succedere ad una famiglia, che affronta un divorzio. 


Quando ho scritto “La figlia sfuggente”?

Ho concluso il libro durante il primo lockdown, in cui tutta Italia è stata implicata, ma la scrittura del romanzo è cominciata più o meno tre anni fa. E’ stata una scrittura sofferta, a tratti interrotta, e poi ripresa. Un lavoro, che mi ha svuotata completamente e su cui ho impiegato molte ore del mio tempo libero. Sicuramente quel periodo di staticità, costretta tra le mure domestiche, mi ha permesso di impiegare al meglio le ore libere a disposizione. Ho avuto modo di dedicare maggiore introspezione e ascolto a me stessa. Essendo una persona dai mille interessi, mi capita di disperdere un po’ le energie su n. cose diverse! Il lockdown mi ha sicuramente obbligato a scontrarmi con la parte più dura dell’opera e di portarla finalmente a termine. 





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